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Sabrina Zanotti

OLTRE IL CONFINE

whish you here - B
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Buongiorno a tutti voi. Mi chiamo Sabrina e sono molti anni che mi occupo di "paranormale". La mia "medianità" e cioè "mezzo", mi porta a comunicare, canalizzare, con entità di trapassati in trance profonda o vigile . Fin da ragazzina ho vissuto fenomeni insoliti, come sentire voci che nessuno accanto a me sentiva , oppure vedere persone che altri non vedevano. Ho cominciato ad avere i primi contatti attraverso la metafonia, poi con la scrittura automatica. Sono una ricercatrice non a scopo di lucro ma bensì per portare la loro parola... "come mi è stato richiesto"..... Seguirò sempre le mie GUIDE , quelle che mi hanno resa ciò che sono, ESSERI DI LUCE che non mi hanno abbandonato mai lungo questo tragitto di vita e che... mi hanno fatto comprendere tante cose. Le seguirò per il valore che mi hanno donato, per le soddisfazioni che mi hanno regalato. Le seguirò perché credo che la vita dopo la morte fisica esista... ed io senza presunzione... ho le conferme del quotidiano, tra i loro insegnamenti, tra le loro parole pronunciate, tra la ricchezza non materiale di questa vita, tra l'amore che ci donano e che un giorno mi sapranno sorprendere ancor di più.

Ci sono vuoti incolmabili ,ferite profonde che ci accompagnano tutta la vita,si cicatrizzano,ma il segno rimane.E’ vero, elaborare il dolore della perdita non è cosa da poco.E non ci si abitua al dolore,non ci si abitua alle perdite.Superare forse ,significa anche acquisire consapevolezza che niente è per sempre.Ma se la perdita è un lutto,spesso ci si sente in colpa di essere vivi....

 

“Ogni dolore è diverso anche se la causa è la stessa,ogni dolore deve fare il suo tempo……..accoglierlo e curarlo....

io ho cercato di impararlo...di trovare quella forza che mi ha donato la mia mamma, il mio adorato nonno e la mia nonna, sia in vita che oltre la vita.....grazie mamma grazie nonna...

quando una persona che amiamo se ne va via per sempre si chiude una porta e un pezzo di noi se ne va via con lui. Si chiude una porta e si spalanca il portone che affaccia sul vuoto e andiamo in frantumi…è lì che si misura lo STARE e la nostra resilienza….la nostra capacità di “resistere e creare” il nuovo, e, quando meno ce lo aspettiamo, arriva qualche carezza dalla vita che è come un balsamo sulle cicatrici…

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